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venerdì 15 aprile 2011

62 - Dal Lucio Silla alla Clemenza di Tito: quando l’opera seria fa sul serio (4)

Quanto al personaggio di Idamante, Mozart è in bilico tra vecchio e nuovo, come dimostra l’aria di carattere eroico-amoroso con cui il principe si dichiara dopo un dialogo tormentato con Ilia:




Molte le melodie fin dall’inizio, a seconda di ciò che esprimono i versi (Al "Colpa è vostra o Dei tiranni" cambia persino il tempo dell’aria), ma anche molte le ripetizioni, senza contare la cadenza finale, che ci ricorda la conclusione abituale di un concerto per strumento solista.

Più convenzionale, forse anche perché il cantante che interpretò per primo questo ruolo era pessimo (lo testimonia a più riprese lo stesso Mozart), l’aria “Il padre adorato” in uno dei momenti cruciali dell’opera. Benissimo fece il compositore a tagliare numerosi altri pezzi in vecchio stile nel III atto, in modo da renderlo più agile e, seppure inconsapevolmente, più facile da seguire per il pubblico moderno.

Il coro, grande e grandiosa novità rispetto alle opere liriche precedenti, assume la statura di personaggio. Tutti i brani dell’Idomeneo che ne contemplano la presenza sono superlativi:



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