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mercoledì 5 gennaio 2011

55 - Nemici, rivali e avversari (e tre)

Ricordate chi suono il Quartetto delle Dissonanze con Mozart la famosa volta in cui Haydn elogiò l’amico e collega davanti al padre? Oltre a Haydn stesso e a Dittersdorf, c’era il grande sinfonista Vanhal, compositore certamente da rivalutare che non è stato ancora degnamente riscoperto.

Non si può dire che Vanhal fosse un rivale di Mozart, né si conoscono giudizi dell’uno sull’altro, ma ad ogni modo quest’autore meritava d’essere ricordato, e non solo per una Sinfonia in sol minore che ebbe il suo bravo influsso sulla “Piccola” in sol minore mozartiana KV 183. Tra i contemporanei del Nostro, questo è uno dei più bravi e fortunati: in genere chi ama la musica di Mozart apprezza particolarmente anche quella di Vanhal:


Ben diverso è il caso di Clementi, compositore certamente più noto ma detestato da Mozart, che ne stroncò le capacità tecniche e compositive in una lettera a Leopold, forse più per la nota antipatia che provava nei confronti degli italiani che per altro. Per una volta la fama di un suo rivale ha superato il proprio tempo e Clementi è oggi ben noto agli appassionati come sonatista e sonatinista:



Sbagliato, tuttavia, accusare Mozart di plagio (e se plagio è stato, è stato anche un bene per la musica) per l’inaspettata comparsa del tema della Sonata seguente nell’Ouverture del Flauto Magico. Si può ben confrontare la debolezza del brano clementino con il brio e la maestria contrappuntistica del geniale avversario:




7 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. beh per quanto riguarda il noto "plagio" Clementi si premurò di precisare che il tema era di sua invenzione, ed era stato suonato alla presenza di Mozart (fu durante il famoso "incontro/competizione" voluto da Giuseppe II? non ricordo e non vorrei dire sciocchezze). Per quanto riguarda il flauto magico, non sarebbe la prima volta che Mozart si diletta a prendere temi altrui per sbeffeggiare gli originali ideatori, dimostrando cosa riesce a ricavarne :)
    E' poi vero che Clementi scrisse più tardi i suoi lavori migliori (ci si dimentica sempre delle pregevolissime sinfonie),ma non conosco bene il livello raggiunto all'epoca dell'incontro con Wolfgang.
    Vanhal è un compositore di grande interesse. Era allievo di Dittersdorf e molto apprezzato all'epoca. Credo che le migliori sinfonie non sfigurano a fianco a diverse di Haydn (quella in re minore, che fuoco! - tra l'altro il tempo di mezzo mi ricorda Johann Christian Bach)

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  3. Sì, era proprio in occasione della gara con Clementi che saltò fuori il famoso tema che poi avrebbe guadagnato gloria e fama nel Flauto Magico.

    Quando quell'incontro ebbe luogo(1782), Clementi aveva trent'anni e, stando a http://fr.wikipedia.org/wiki/Muzio_Clementi (ma non so quanto questa pagina sia attendibile), non aveva ancora scritto il meglio (in quell'anno avrebbe scritto le opp. 7 e 8). Però è anche vero che la Sonata che eseguì alla presenza di Mozart ha un numero d'opus molto più alto (op. 24).

    Kraus

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  4. hai citato la sinfonia n.25...so che è OT ma non mi sembra che tu abbia aperto una discussione apposita. Io mi son sempre stupito molto del balzo qualitativo tra la precedente e questa (in soli pochi giorni!!). Nella 24 nulla faceva presagire questa evoluzione, mi ha sempre smarrito...

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  5. Sulla Sinfonia KV 183 ci sarebbe da fare sì una discussione, ma estremamente complessa, e bisognerebbe andare a ripescare almeno cinque-sei sinfonie Sturm und Drang di altri compositori che probabilmente ispirarono la Piccola in sol minore.

    Un bel testo che parla diffusamente di queste opere che Mozart forse conobbe è quello di Tammaro, La sinfonia classica, un libro che par fatto apposta per noi amanti del Classicismo...

    Il salto è in effetti impressionante: si passa dalla 24, con il solito accordo iniziale e una bella spruzzata di stile galante senza pretese, a un esempio splendido di sinfonia preromantica, teso e impegnato in tutti i movimenti (cosa che spesso non riusciva neppure a Haydn). Spero di avere presto materiale sufficiente per riparlarne.

    Kraus

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  6. se plagio c'è stato non è certo un bene per la musica. Che si chiami o non si chiami Mozart.

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  7. L'ouverture del Flauto, plagio o non plagio, È un bene per la musica.

    Kraus

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