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domenica 9 gennaio 2011

57 - Mozart fa maggiore il minore

La scena “Così dunque tradisci/Aspri rimorsi atroci” KV 432 contiene una delle poche arie mozartiane da concerto in minore. Pur mantenendosi nei limiti strutturali dello stile serio (brano tripartito più coda), l’estrema efficacia del tema, brusco come un taglio, gli ampi intervalli e l’attenta orchestrazione ci mostrano un Mozart in stato di grazia:


6 commenti:

  1. Ah che aria meravigliosa, altamente drammatica. Il testo dell'aria proviene dal Temistocle di Metastasio. E' un peccato (a mio parere, che amo molto i suoi drammi) che, a parte la Clemenza, Mozart non abbia avuto la possibilità di cimentarsi con i suoi lavori maggiori (Olimpiade, Demetrio, Demofoonte in primis, ma anche Artaserse o appunto Temistocle). Quale meravigliosa veste musicale avrebbero acquisito!

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  2. Anche a me piace parecchio il Metastasio (ho una selezione delle sue opere edita dalla Garzanti con ampi estratti di Didone, Olimpiade, Demetrio e Attilio Regolo) e vado letteralmente pazzo per il Demofoonte, una delle trame più complesse e meglio condotte dal nostro poeta.

    Il Buscaroli, citando il Leopardi e il Carducci a sostegno, lo loda e ammira nel suo "La morte di Mozart" e aggiunge: "Su testi di Metastasio erano nate tre opere giovanili e non meno di venti arie da concerto, terzetti, notturni, canzoni, dell'età dei viaggi, delle speranze (...) Il suo primo pezzo vocale che resti è un'aria del tenore, "Va, dal furor portata", scritta a Londra nel 1765 su testo di Metastasio; l'ultimo, è la Clemenza di Tito.

    La fedeltà metastasiana durò da un capo all'altro della sua carriera, e quando la forma gli parve invecchiata, trovò un devoto seguace del poeta romano che, senza guastare l'exemplum, glielo riorganizzò così da permettergli quei grandiosi pezzi d'insieme che distinsero l'inimitabile "stile misto" della sua fusione".

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  3. Se non sbaglio era il De Sanctis a nutrire un odio viscerale nei confronti del poeta cesareo...io possiedo l'edizione integrale dei drammi per musica (3 volumi) che ho il piacere di leggere e rileggere in continuazione.
    Molto bello anche il mozartiano Re Pastore, opera che mi è sempre molto piaciuta, e che anche in questo caso è stata ampiamente sfrondata (ma a tutto vantaggio del dramma, che procede stentatamente nella forma originale). E' l'ultimo Mozart perfettamente aderente ai canoni dell'opera seria così come codificata e ampiamente fissata da Hasse

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  4. Sì, era proprio De Sanctis (e anche l'Alfieri e il Manzoni non ci andavano leggerini col Metastasio, ma pazienza)... Il Re Pastore, che divide i critici a sua volta, devo riascoltarlo; in compenso ho trovato autentiche meraviglie nel Lucio Silla, forse il primo capolavoro in ordine cronologico del teatro mozartiano.

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  5. Lo stesso Alfieri che trovo noioso da morire! :D
    per il re pastore, consiglio l'incisione di Marriner con l'Academy of St. Martin (se vuoi la puoi trovare con Torrent) nell'edizione completa delle opere di Mozart della Philips.
    Sono d'accordo su Lucio Silla (penso alle scene corali, alle arie di Giunia) davvero notevole, anche considerando l'età del maestro!

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  6. Grazie per il consiglio, l'edizione di Marriner è nella mia collezione e aspetta solo di essere inserita nel lettore ;)

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