Dal tema di un'opera poco nota può saltar fuori la melodia che incorona un capolavoro. Così da un paio di canoni Beethoven prese gli spunti per l'Allegretto dell'8° Sinfonia o il finale di uno dei suoi ultimi quartetti.
Mozart non fa eccezione, e in uno degli incantati e aforistici notturni da eseguire e cantare con gli amici coglie l'inizio, quasi letterale, del secondo movimento della "cosa più bella che abbia mai scritto", ovvero il Quintetto KV 452 per pianoforte e strumenti a fiato.
Si ascolti il Notturno KV 437 (che comincia a 4:33), "Mi lagnerò tacendo", una delle sue più affascinanti invenzioni melodiche tra le mura domestiche e poi lo si confronti con il Larghetto seguente.
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