All'abbondanza di recitativi accompagnati, nell'Idomeneo fa riscontro una qualità sempre elevata: lo abbiamo visto nei primi due esempi dell'opera, ovvero gli sfoghi di Ilia e di Elettra. Tocca ora al personaggio del titolo, una sorta di antieroe, mettersi in mostra con questo espediente tecnico.
Idomeneo ha appena fatto un cambio poco simpatico con il "re del mar": per salvare la propria vita e quella dei compagni di nave sacrificherà il primo disgraziato che incontrerà sull'isola su cui è naufragato.
I problemi non mancano neppure per Mozart, che deve adattarsi a scrivere la parte per un tenore anziano e ormai sfiatato. Il recitativo che segue è dunque un po' secco e un po' accompagnato, mentre l'aria è scritta su misura per il cantante, che prediligeva le note lunghe:
Più potente ed efficace è il dialogo seguente con Idamante (che naturalmente è il figliolo di Idomeneo, e sarà il prezzo che questi dovrà pagare per essersi salvato la vita). Vedere Pavarotti nel ruolo di Idomeneo (o in quello di Idamante, come in questo caso) fa rosicare alquanto: se Mozart avesse avuto a disposizione un tenore come lui, cosa sarebbe riuscito a scrivere, dal momento che ha già fatto miracoli con il vecchio Raff?
Naturalmente Idomeneo è sconvolto quando apprende di aver incontrato proprio suo figlio:
Naturalmente Idomeneo è sconvolto quando apprende di aver incontrato proprio suo figlio:
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