Ed eccoci alla sonata più popolare e conosciuta di Mozart, la KV 331 in la maggiore o, per dirla in modo spiccio, quella con la "Marcia turca". Si deve infatti al 3° movimento di quest'opera, dal tema inconfondibile e di sapore orientale, quest'immensa notorietà che ha poco che vedere con il Mozart minore, tant'è vero che se ne trovano trascrizioni per ogni strumento possibile:
Facile perdere di vista la struttura del brano: si tratta di un rondò irregolare con 2 strofe che, anziché alternarsi al tema, si susseguono una all'altra. La coda, che all'epoca veniva eseguita utilizzando il pedale delle turcherie, è stata aggiunta da Mozart in un secondo tempo.
Di tutt'altro carattere, e pressoché ignoti ai non addetti, gli altri due movimenti della sonata. Il primo, un andante grazioso con variazioni, non si limita alla mera ornamentazione del tema, come si potrebbe pensare: in alcuni casi, anzi, la melodia iniziale viene stravolta, per non parlare della variazione in minore che sprofonda in un amaro pessimismo.
Nelle appoggiature dell'ultima variazione si ritrovano piccole analogie col tema del Rondò alla turca:
Questo movimento è stato rallentato fino all'inverosimile da Gould che in copertina se la ride, forse pensando a questa sua bizzarria interpretativa:
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