Wamblog - Stasera, data la stanchezza di tutta la settimana appena trascorsa che pesa, mi dedico a qualcosa di facile, senza troppe analisi grammaticali.
Un lied.
Un lied.
Opera che penso pochi conosceranno, o avranno ascoltato: la canzone "Die betrogene Welt" (Il mondo imbrogliato) KV 474, strettamente vicina alla briosa Der Zauberer (KV 472), alla più lineare Die Zufriedenheit (La contentezza, KV 473) e all'ombra di meraviglie quali Das Veilchen (La violetta, KV 476), la Musica funebre massonica KV 477 e il Quartetto in sol minore KV 478.
La tonalità di sol maggiore, spesso ritenuta tonalità dell'indifferenza, ben s'adatta al testo e al carattere di un brano che racconta un paio di episodi comuni per trarne una morale (la donna che preferisce il ricco al povero e poi se ne pente; una mondana che si fa suora). Tema martellante, soprattutto nell'introduzione, qualche scossa alla linea melodica tra un verso e l'altro. Il vero culmine del lied si trova però nel secondo soggetto, scritto in un sol minore gravido di disincanto che si scioglie poche battute più tardi in un ritmo di marcetta quasi fatalista.
Quasi un trampolino di lancio verso la florida delicatezza della violetta che farà il suo ingresso di lì a poco (anche la tonalità è la stessa), questo lied non fa spicco sul resto della produzione mozartiana per voce e pianoforte. Tuttavia è ben caratterizzato e sfoggia quell'eleganza alla quale l'autore ci ha piacevolmente abituati.
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