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martedì 30 novembre 2010

20 - E Schubert era ancora di là da venire (Schubert was still a long way off)


Mozart (1756-1791)

Sehnsucht nach dem Frühling KV 596
Das Veilchen KV 476
Als Luise die Briefe KV 520
Männer suchen stets zu naschen KV 433
Der Zauberer KV 472
Abendempfindung an Laura KV 523

Schubert (1797-1828)

Frühlingsglaube D 686
Gretchen am Spinnrade D 118
Leise flehen meine Lieder D 957
Auf dem Wasser zu singen D 774
An den Mond D 193

Brahms (1833-1897)

Ständchen op. 106 n. 1
Sonntag op. 47 n. 3
Nicht mehr zu Dir zu gehen op. 32 n. 2
Agnes op. 59 n. 5
Lerchengesang op. 70 n. 2

Abendempfindung an Laura KV 523


Con il lied "Abendempfindung", Mozart ci porta oltre nel tempo di una quarantina d'anni con un'opera la cui tristezza è già da sola ben lontana dal '700. I semplici ed eloquenti intarsi del pianoforte (non riusciamo a immaginarci qui un fortepiano) tornano e ritornano come un leitmotiv lungo tutto il brano, che potrebbe apparire strofico a una prima impressione e invece si compone di più episodi musicali a commento del testo.

Lo stesso inciso del pianoforte riappare sotto luci differenti, come visto da varie angolazioni; modulato, in minore, sempre confacendosi alle parole. Non come Schubert, ma con cambiamenti d'umore già schubertiani.


Il lied schubertiano tratto dal programma di concerto è per contro più vivace, un valzer particolarmente sereno.


Languido e puntualmente romantico, invece, il pezzo brahmsiano.

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