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martedì 23 novembre 2010

9 - Altro Bach

Al di là delle composizioni per Konstanze, Mozart riesce a concludere per sua e nostra fortuna almeno un paio di brani per tastiera che guardano senza dubbi di sorta in direzione di Bach. O meglio, dei Bach, perché nei casi che vedremo anche Carl Philipp e Wilhelm Friedemann faranno la loro parte.

Nella Fantasia con fuga KV 394 e nella successiva Piccola fantasia (o Preludio) KV 395, come s'è detto, Mozart prende soprattutto le mosse dallo stile estremamente contemporaneo – e col termine contemporaneo intendo dire vicino all'uomo del nostro tempo – del genialissimo Carl Philipp, per poi abbandonarsi alla severità di Johann Sebastian nella fuga della prima composizione, amata e detestata a seconda dei critici (Glenn Gould la definì per esempio uno studio eccellente su come scrivere una fuga senza mai farle prendere quota). Che l'imitazione di Bach sia riuscita o no, poco importa: la febbre del contrappunto tornerà utilissima a Mozart in futuro (vedi e ascolta il Flauto Magico).




Per avere un'idea di chi avesse preso a spunto nel primo pezzo di questo brano, ecco un paio di fantasie di Carl Philipp:





Ancor più libera, ma non meno "alla Carl Philipp", la Fantasietta che segue. Entrambe le composizioni furono spedite a Nannerl, destinataria più colta e certamente più fortunata di Konstanze.



Val la pena di esaminare le varie fasi dell'opera: un Allegretto tonalmente molto instabile confluisce in un Capriccio che sottolinea il carattere sperimentale del pezzo. L'Andantino che segue è poco più melodico, subito interrotto da un Presto, un Adagio, un altro Andantino e un Cantabile di pochissime o una sola battuta. L'oasi viene raggiunta quando le evoluzioni della tastiera sfociano in un rapsodico Allegro assai. Mozart non seguirà la strada di CPE, pur stimandolo molto come compositore, e riprese assai presto la sua vena melodica sconfinata lasciando al collega il compito di rappresentare un altro aspetto del '700, più corrucciato e nervoso ma non meno importante.

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