Torno in tema riprendendo le amiche Sonate per violino.
Come detto, dopo la bella cinquina KV 376-380, Mozart compone il Ratto e poi s'infogna in una serie di composizioni incompiute dalle alterne sorti. Un bel giorno van Swieten gli appioppa un pacco di musiche di vari autori, fra i quali Bach e Haendel. Il nostro autore si macchia di una gran colpa secondo il Buscaroli perché non distingue Bach padre da Bach figli, tant'è vero che dice sempre "i Bach". Ciò è grave, ma bisogna dire che questa scoperta del passato frutta a Mozart il contatto col contrappunto; in realtà Wolfgang aveva composto fughe già da piccolo (vedi numerosi pezzi sacri) e aveva studiato con Padre Martini, che proprio un alfiere dello stile galante non era, ma conoscere la Tastiera ben temperata dev'essere stata comunque una bella esperienza.
Van Swieten, che secondo tale Pappalardo-La Rosa sarebbe stato addirittura il mandante della mortale bastonata che Hofdemel inflisse a Mozart, diventa per la storia della musica ufficiale una sorta di salvatore della musica finesettecentesca e mozartiana in generale. Insomma, basta che ci decidiamo... Un bel giorno si prende la sua parte di merito anche Konstanze: "Hai mai composto fughe, Mozie?" "No, cara, o almeno non mi sembra" "Male male, son le cose più belle dell'arte". Come dire: buttiamo pure a mare Idomeneo, l'Entfuehrung e tanti saluti al Concerto Jeunhomme (a proposito: ma l'inizio dell'adagio non comincia in stile imitativo? O non è contrappunto?), hai il marito più bravo al mondo a comporre e non ti sei accorta di nulla. Vabbè...
E allora eccoti Mozart alle prese con la fuga in tutte le sue forme per far contenta Stanzi Marini. La quale Stanzi, probabilmente, dopo quel rimprovero non ha più ascoltato una fuga in vita sua e si è più che altro occupata, una volta defunto il marito, di far fruttare al massimo le composizioni ch'eran rimaste in casa. Mozart comunque s'impegna ma non troppo: ed è qui che arriviamo finalmente alle sonate per violino di questo periodo e ai pezzi incompiuti che riguardano il genere.
Seguo l'ordine scelto dalla Complete Mozart Edition, che vi mette queste opere già nel primo CD. L'Andante e allegretto in do KV 404 comincia più o meno allo stesso modo del futuro Andante KV 616, brano invero un po' loffietto. Non continua, in realtà, perché solo 16 battute sono sue; più vivace e divertente l'allegretto - 20 battute, ma il tema è di una bellezza immediata - che ha avuto l'onore d'esser completato per il suo carattere molto piacevole.
Più ispirato ancora l'Andante in la con fuga in la minore KV 402.
Più ispirato ancora l'Andante in la con fuga in la minore KV 402.
La fuga genera controversie presso i critici, preoccupati di sottolineare il divario tecnico e stilistico rispetto a Bach. Altri tempi, ragazzi: è chiaro che Mozart "ci sta riprendendo la mano", in ogni caso anche la seconda metà dell'opera, per quanto un po' ingessata, merita approvazione e ascolto (dal 4° minuto del link in poi).
Si prosegue con un'altra incompiuta (il terzo tempo conta appena 20 misure), la Sonata in do KV 403, scritta appositamente per Konstanze come indica la dedica. (Continua)
Nessun commento:
Posta un commento