Duetti come "Eh via buffone", l'anodina canzonetta "Deh vieni alla finestra" o arie musicalmente poco significative come "Metà di voi qua vadano" o ridondanti come "Ah pietà, signori miei!" (in realtà Leporello ha già chiesto pietà ai presenti pochi minuti prima, durante il Sestetto precedente), rappresentano una caduta di stile rispetto allo splendore incontrastato del I atto:
Par quasi che Mozart l'abbia fatto apposta affinché la lunga e monumentale conclusione dell'opera risalti maggiormente sul resto. È insomma una "strategia" volontaria o un effettivo e temporaneo cedimento nei confronti di un atti pressoché perfetto come il primo?
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