Il gruppo delle composizioni mozartiane per corno copre un periodo piuttosto esteso (dal 1780 al 1791) ed è legato in parte all'amicizia con il cornista Leutgeb, che doveva essere un discreto esecutore nonostante i lazzi di cui spesso Mozart lo rendeva oggetto.
Spesso in forma frammentaria, i concerti per corno di Mozart sono comunque ottimi esempi del genere, ma in senso cronologico la prima opera per questo strumento è un Quintetto, che si può ricondurre facilmente a quelle che seguiranno grazie alle somiglianze riscontrabili nel fraseggio e alla presenza degli archi:
Di questo brano esiste anche una trascrizione (di Naumann) per strumenti a fiato:
Buon compagno del Quartetto per oboe, anche questo lavoro fila meravigliosamente, e nel movimento centrale ci porta nel mondo dei grandi tempi lenti mozartiani:
Il tema riprende un'idea, purtroppo lasciata allo stato d'abbozzo, di un Andantino per violoncello e pianoforte (catologato come KV 374g):
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