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mercoledì 4 gennaio 2012

201 - Concertati: il percorso mozartiano (10)

Ed eccoci alle Nozze di Figaro, vetta operistica mozartiana per i concertati. Quando cominciò a comporla, Mozart fece le prove generali con un quartetto e un terzetto (KV 479 e KV 480) che, pur scritti per un'altra opera, gli permisero di mettere a punto i tratti principali dei suoi personaggi femminili delineando la figura già completa di Mandina.

Nelle Nozze Mozart fonde emozioni e caratteri nella stessa musica: il flusso delle idee melodiche, perfettamente logico e coerente, viene ripartito fra i ruoli: nell'esempio che segue (Terzetto "Cosa sento") a Basilio vengono affidate le frasi viscide sfuggenti, al Conte quelle imperiose (che tuttavia vanno spesso - e non a caso - a confondersi con quelle di Basilio), a Susanna gli incisi che sottolineano la sua rivolta contro le ipocrisie e i soprusi dei suoi due antagonisti:


Talvolta gli incisi cantati "a due" (come il "Poverino!" intonato da Susanna e Basilio all'unisono) non sono dettati dalle stesse intenzioni: Susanna è infatti sincera quando fa quell'osservazione, Basilio mira solo a mettere nei guai Cherubino che, presente in scena, non canta. Questa caratteristica tornerà anche nel Finale del II atto.

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