Il secondo tempo dà modo di brillare al flauto, strumento che, com'è noto, è poco caro a Mozart. Il tema, a domanda e risposta, è pienamente sinfonico e non fa pensare a un concerto nonostante la presenza costante dello strumento solista:
Dopo questa raffinata pausa, la sinfonia riprende con un normale minuetto. Se le sue scale ascendenti non sorprendono più di tanto, il trio (1:17) par quasi perdersi nella confusione:
Il Finale ha contorni certamente più netti e un ritmo trascinante (12:8, una giga in piena regola) che fanno da contraltare al primo tempo. Anche lo sviluppo accentua l'importanza di questo brano con numerose nubi in minore e una concentrazione già riscontrata nelle sinfonie immediatamente precedenti.
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