Dopo alcuni graziosi esperimenti, Mozart torna allo stile e alle ambizioni dei primi tentativi nel genere del divertimento con il KV 205. Siamo alle porte delle serenate mozartiane, che proprio in questo periodo e poco più avanti vedranno la luce in quantità cospicue, ma il tono è ancora leggero e al tempo stesso serio.
La bella introduzione (Largo) ha in realtà un piglio quasi serenatistico, salvo poi rientrare nella dimensione del divertimento non appena infilata la porta dell'Allegro (0:54).
La seconda parte dell'opera alterna tempi baldanzosi come il secondo Minuetto e il Finale (6:24) ad altri più sensuali e di stampo operistico come l'Adagio (2:40), senza contare il succoso intervento dei corni nel Trio (1:03) che contrasta con le fatalistiche frasi degli archi:
Piano piano, anche grazie a queste composizioni apparentemente di routine, lo stile mozartiano si plasma elevandosi dalle formule comuni del secolo XVIII e originando temi dal profilo sempre più chiaro e deciso.
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