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martedì 10 gennaio 2012

207 - Uno strumento fortunato (2)

L'ultimo tempo del Quintetto per corno ha lo stesso fine comune ai finali dei futuri concerti: allentare quel poco di tensione o di lirismo che il tempo lento poteva creare. Anche l'incipit si può ricondurre all'inizio di un rondò da concerto:


Nella norma anche le strofe: qualche passaggio al modo minore non gualcisce la serenità di fondo. 

Il primo concerto di Mozart per corno non è il KV 412, che un tempo era ritenuto coevo del Quintetto ed è certamente superiore a quest'opera, almeno nel bellissimo primo movimento: pare che questa composizione, purtroppo incompiuta e mancante di un tempo lento, risalga invece al marzo del 1791, e il rondò presenta ben due versioni, una mozartiana e un'altra maldestramente rielaborata da Süssmayr. Ci torneremo.

Dunque il concerto d'esordio dovrebbe essere il KV 417, che si attesta sui livelli del Quintetto almeno nel movimento iniziale, ma li supera di gran lunga nell'Andante (6:14): 


Qui siamo già nel mondo dei grandi adagi e andanti per pianoforte e orchestra, prima che la gioiosa scena di caccia del Rondò conclusivo riporti il concerto su toni più familiari:




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