Dalle arie per le opere altrui torniamo alle arie da concerto, già incontrate con la pagina sul Popoli di Tessaglia. L’altra scena cui Mozart fa riferimento nella lettera ad Aloysia Weber è la KV 272 (“Ah, lo previdi!) tratta dall’Andromeda di Cigna-Santi. Più viva e agitata della tremendamente virtuosistica KV 316, questa scena si snoda come un serpentone attraverso due arie e due recitativi, quasi un’opera in miniatura. La prima aria è furiosa, la seconda ci mostra un animo placato e presenta un tratto comune all’aria “Io non chiedo, eterni Dei”: l’uso finissimo dell’oboe che dialoga con la cantante.
Le abili indicazioni mozartiane contenute nella missiva galante ben si attagliano alla maestria e alla comprensione drammatica di un compositore che, già nella di poco precedente scena “Ombra felice / Io ti lascio e questo addio” KV 255, ha superato la vetusta teoria degli affetti che, d’ora in poi, il suo teatro ripudierà pressoché in blocco.
Nessun commento:
Posta un commento