Difficile trovare due opere tanto diverse dello stesso genere. Idomeneo, frutto di una giovinezza entusiasta e arrembante, traboccante di cori e di arie disperate; Tito, opera di una maturità ancora agli albori, quasi compassata, schiva, introversa. Eppure anche questi due capolavori han qualcosa che li unisce. I moderni concertati, ad esempio:
E le marce: più baldanzose quelle dell’Idomeneo, lente e solenni quelle del Tito:
In ogni caso, confrontare le due opere serie non sembra avere senso: appartengono a due stili totalmente contrastanti. Paradosso musicale: Idomeneo guarda al passato nonostante la sua insospettabile vivacità e i suoi colori, Tito a un avvenire neppure lontano, anche se la lingua in cui si esprimerà nell’800 non sarà più l’italiano, bensì il tedesco.
Nessun commento:
Posta un commento