Il 5 dicembre 1791 muore Wolfgang Mozart. Lascia la terra l’uomo, non certo il compositore né la sua musica, e a dire il vero neppure il nome: il figlio Franz Xaver Wolfgang comporrà anche lui, pur non toccando i vertici dell’inarrivabile genitore.
Tutto forse cominciò in un lontano giorno del 1761, quando Leopold sottopose a Wolfgangerl e a Nannerl un pezzo intitolato “Angloise” (o Anglaise):
Si tratta di un “motivetto grazioso” che in questa versione sembra un brano di Telemann:
Il resto è storia conosciuta. Iniziato ai segreti dell’arte grazie alle lezioni paterne, Wolfgang cominciò a scrivere un paio di minuetti e poi si permise qualche colpo di genio prima di concludere la carriera con un concerto e una cantata gioiosi come la sua musica. Ma è proprio tutto finito?
Non precisamente. Ogni tanto spunta fuori qualcosa di Mozart anche ai giorni nostri, nonostante il catalogo delle sue composizioni sia già cospicuo:
Per finire, sentiamo un delizioso rondo di Franz Xaver, finale in versione per pianoforte solo del suo 2° concerto in mi bemolle:
Lunga vita a Mozart!
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