Anche la Sinfonia KV 550, che svetta incontrastata nell'Olimpo delle più grandi opere di ogni tempo, ha qualche punto di contatto con un paio di sinfonie, pure in sol minore, scritte nello stesso periodo. Questa di Franz Anton Rosler, per esempio, è del 1787. Da un ascolto del primo tempo si possono ricavare gli spunti che possono avere stuzzicato Mozart, ma si misura anche agevolmente la ragguardevole distanza tra le due composizioni:
Sempre del 1787 è quest'altra sinfonia del "rivalissimo" Kozeluch. Rispetto a Rosetti, qui abbiamo un movimento di apertura molto più perentorio e veemente. Anche nel caso presente l'esposizione (specialmente verso la chiusura, per esempio a 1:24 e 1:33) contiene elementi che rimandano alla sezione analoga del KV 550:
Autore di solito rassicurante, di facilissimo ascolto (e per questo motivo amato dal pubblico viennese), Kozeluch non è affatto nuovo agli slanci del modo minore: molte sue sonate per tastiera seguono questa strada, seppur con minore maestria.
Anche il tempo finale di questa sinfonia merita di essere ascoltato.
complimenti per questa rassegna dei contemporanei del nostro salisburghese :) aiutano a disegnare un panorama più completo della musica viennese e austriaca in generale, così da un lato ci accorgiamo che Mozart non era il genio in mezzo alla nullità (che molte biografie - che tendono ad essere quasi agiografie - hanno a lungo fatto credere), e dall'altro comprendiamo perché i lavori di Mozart fossero considerati "difficili" secondo i canoni della musica cd. di consumo dell'epoca (non solo le sinfonie, ma anche i quartetti)
RispondiEliminaGrazie :) Mozart ha sicuramente superato il livello dei colleghi, ma di certo ne ha tratto ottimi spunti, approfondendo le "buone intenzioni" che non mancano in queste opere per lo meno impegnate.
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