Se proprio non si va a spulciare nel campo dell'insolito (KV 388 e poco altro), una Serenata è quanto di più lontano possa immaginarsi da una sinfonia in sol minore. La KV 185, pur scritta poco tempo prima, non fa eccezione ed è costituita come di consueto da una sinfonia (con due minuetti) e da un concerto per violino in soli due tempi.
Dopo un primo tempo tranquillo, ecco una discreta anticipazione dei tempi lenti che incontreremo nei concerti per violino, ormai non tanto lontani:
Seguono alcuni movimenti più convenzionali, ma il finale introdotto da un Adagio (che sulle prime dà l'impressione di un tempo a sé stante) si stacca dal livello generale dell'opera al pari dell'Andante grazioso appena ascoltato:
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