Ultima composizione scritta prima della Sinfonia in sol minore KV 183, la Sinfonia KV 182 sembra quasi una cadenza d'inganno, tanto è un lavoro di routine che più routine non si potrebbe. Il primo tempo è aperto da una comunissima sequenza accordale, a suo modo caratteristica, che lascia presagire una discreta inventiva, ma non certo le sfuriate orchestrali della prossima sinfonia.
Anche il secondo tempo procede senza problemi di sorta, con il flauto dominatore della scena. Il movimento è placido, brevissimo, e dà appena il tempo di far brillare lo strumento che, d'altronde, Mozart non amava molto, come s'è visto.
Né il Finale appare meno sbrigativo dell'Andantino grazioso precedente:
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