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sabato 31 dicembre 2011

197 - Una rarità a margine del concerto per clarinetto

Prima di comporre il suo ultimo Concerto, il KV 622 in la maggiore, universalmente riconosciuto come capolavoro per il clarinetto, Mozart abbozzò quello che sarebbe divenuto il 1° movimento di quell'opera per il corno di bassetto. Il brano, nella tonalità di sol, rimase allo stato di frammento.


Il corno di bassetto doveva essere all'epoca abbastanza popolare, se Mozart lo inserì nell'organico della sua Serenata Gran Partita (scelta tra l'altro felicissima) e nelle arie principali della Clemenza di Tito come strumento obbligato, per far sì che il suo amico Stadler si mettesse in luce con la sua abilità di clarinettista che doveva essere considerevole.

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