Pressoché dimenticate dalla critica, le Sonate da chiesa sono forse le composizioni cui Mozart teneva di meno, se non altro perché strattamente collegate agli ordini e ai gusti di Colloredo. In realtà molte di queste opere sono di livello più che discreto, con spunti melodici spesso accattivanti; quasi sempre la struttura è quella di un normalissimo movimento in forma sonata con due temi e, naturalmente, un breve sviluppo e la ripresa. Ne è un esempio la Sonata KV 224, con il suo andamento fluidamente cantabile e la spiritosa idea iniziale a domanda e risposta:
Una trovata interessante di questo pezzo è quella di far derivare il secondo tema dal primo, un procedimento che tornerà nella Sonata KV 570 (!). C'è inoltre la coda, costituita dalle battute iniziali del primo tema, giusto per dare una maggior impressione di utilità stilistica.
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