Alla Sinfonie KV 318 e 319 seguì la poco più nota KV 338, scritta un anno più tardi, in un periodo dedicato, oltre che al Thamos e alla preziosa Zaide, a varie opere di musica sacra tra cui spiccano i raffinati e soavi Vespri KV 339. Si tratta di composizioni più che mai euforiche e ricche di melodie affascinanti, in un momento in cui riprendevano animo le speranze di Mozart, che anelava a un trasferimento e possibilmente a un posto a corte.
Rispetto al primo tempo del KV 319, quello della Sinfonia seguente ha qualcosa di più: una volontà maggiore di stupire, un impeto e un fuoco sconosciuti che si ravvisano fin dalla prima battuta. La serena danza in 3/4 è abbandonata a favore di una vitalità più virile, accentuata anche dal crescendo (1:42) e dai temi impetuosi che attraversano anche lo sviluppo.
Più definito del tempo omologo del KV 319, ma non ambizioso, l’Andante di molto figura come un movimento riposante, con le sue brave melodie (una ornamentale, l’altra più cantabile), nel solco del vecchio stile che vuole ancora il tempo lento in stile galante:
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