Altro quartetto per flauto in soli due movimenti, il KV 285b in do maggiore presenta un tema simile a quello del KV 285 (addirittura identico all'inizio, esendo costituito da una nota lunga seguita da un trillo una terza sotto), per quanto condotto con minore maestria e maggior rigidità. Il secondo soggetto è introdotto da una nota ribattuta, caso piuttosto raro in Mozart:
Il II tempo è invece costituito dalle stesse variazioni che ritroveremo, per tutt'altro organico, nella Serenata Gran Partita KV 361, uno dei capolavori assoluti mozartiani:
Nella futura opera, i quattro strumenti diverranno tredici, il numero dei movimenti aumenterà da due a sette (non contando l'introduzione lenta), la genialità di Mozart si rifletterà non solo sull'invenzione melodica, ma anche sulla felice scelta timbrica e sull'ammirevole condotta delle parti, il tutto in una composizione che costituirà una vera e propria passerella per gli strumenti a fiato.
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