Dunque nella versione di Levin i solisti cominciano a suonare subito, sebbene accompagnati dall'orchestra, e dopo aver esposto il tema passano a elaborarlo pressoché da soli, tirando avanti fino a che gli archi non completano la sezione con una chiosa brevissima (2:32-2:37).
Si passa quindi allo sviluppo, sempre di competenza dei solisti, e il minore serve solo da diversivo, scomparendo dopo poche battute. L'orchestra rimane a guardare anche all'inizio della ripresa, e l'unico momento in cui può intervenire senza doversi sovrapporre al concertino è alla fine, quando ribadisce la stessa frase con cui aveva laconicamente firmato l'esposizione.
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