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mercoledì 30 novembre 2011

168 - Concertati: il percorso mozartiano (8)

Dopo l'Oca del Cairo Mozart ritenta senza indugio la via dell'opera buffa cominciando a musicare il libretto di un autore ignoto. E ci mette tutto l'entusiasmo che ci si può aspettare da un compositore giovane che anela a scrivere un capolavoro teatrale. Dopo un'ouverture degna delle sue migliori, Mozart ne riutilizza i temi per introdurre (senza soluzione di continuità) un quartetto che non sfigura davanti ai capolavori già ascoltati nell'Idomeneo e nel Ratto:


Questa vena rimarchevole si mantiene nel complesso anche nelle Arie seguenti ("Nacqui all'aria trionfale", "Dove mai trovar quel ciglio?") e in un Terzetto che, disgraziatamente, resterà l'ultimo pezzo scritto da Mozart per quest'opera, che poi abbandona in vista - pare - di progeti più sostanziosi. Bisognerà aspettare le Nozze di Figaro (ben tre anni di tempo) per ritrovare il compositore alle prese con un'opera, nonostante i grandi lavori che han già visto la luce e i preziosi brani staccati che scriverà nel frattempo.

3 commenti:

  1. C'è anche da dire che è del tutto inusuale per il '700 intraprendere la composizione di un'opera senza commissioni né occasioni precise. In fondo, è ancora lontana l'epoca in cui i compositori gradiranno scrivere per sé stessi. Certamente, nonostante siano lavori incompiuti, dimostrano già la maturità musicale e l'intuito teatrale del genio che si rivelerà appieno nelle opere successive

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  2. Non a caso questo è già il Mozart che aveva all'attivo l'Idomeneo e il Ratto. Il libretto dello Sposo Deluso (http://onlinelit.harvey.lib.il.us/complete%20books%201/music/operas%20and%20operettas/mozart/lo%20sposo%20deluso.txt) ci mostra ciò a cui sarebbe andato incontro Mozart se avesse continuato a musicare il testo: un lungo finale d'atto (il primo) che avrebbe ampiamente anticipato quello delle Nozze e un altro espediente comune a quest'opera (il travestimento), in virtù del quale alcuni dei personaggi a un bel momento si mettono a parlare in spagnolo maccheronico.

    A parte queste curiosità, il libretto è francamente deboluccio e difficilmente - come si era pensato - potrebbe essere attribuibile a un buon autore come Da Ponte.

    Kraus

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  3. Lo sposo deluso è risultato essere basato su "Le donne rivali" musicato da Cimarosa e scritto da Giuseppe Petrosellini (il librettista del Barbiere di Paisiello e della Finta Giardiniera), ed allo stesso autore si attribuisce oggi il libretto mozartiano. Tra l'altro l'ouverture e il quartetto non vennero completati da Mozart, ma da un allievo (così ritiene C. Parvopassu) su richiesta di COnstanze, che presentò il quartetto e il terzetto nel 1797 durante un concerto a Praga

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