L'Adagio ma non troppo del KV 313 non dovette convincere quel marpione di De Jean, che lo trovò presumibilmente piuttosto difficile per le sue capacità, e Mozart lo sostituì con un Andante molto più semplice, pur con lo stesso carattere e sempre con due temi.
Anche in questo caso il soggetto più nettamente disegnato è il secondo, arcuato e a specchio, prima sussurrato dal flauto e poi ripreso dall'orchestra. Dopo l'enunciazione si passa subito allo sviluppo, che esplora le regioni del modo minore senza immalinconire il quadro.
Tra concerti e quartetti, ad ogni buon conto, il bilancio si rivelò tutt'altro che positivo perché De Jean, fieramente deluso, pagò solo metà del prezzo convenuto. Né gli si possono dare tutti i torti, se si pensa al secondo Concerto ricalcato su quello per oboe e alla maggior parte dei quartetti. Eppure un capolavoro Mozart lo scrisse anche in questo genere:
Nessun commento:
Posta un commento