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lunedì 25 marzo 2024

Grandi contemporanei: Joseph Martin Kraus (24)

A futura memoria: un desiderio irrealizzato

Per parlare della composizione principale di Kraus del 1791, l'opera Enea a Cartagine, tocca fare un passo indietro di 9 anni. Nel 1782 Kraus si era fatto conoscere a Stoccolma con un altro lavoro teatrale, la Proserpina, eseguito con successo e premiato con la nomina a vice Kapellmeister. Già che c'erano, gli avevano pure commissionato una nuova opera, per l'appunto quest'Enea a Cartagine. 

Ne aveva già composto il prologo e un paio d'atti quando vide sfumare il progetto di una rappresentazione in tempi brevi perché la primadonna Caroline Müller aveva abbandonato Stoccolma di corsa, portandosi appresso anche il marito pur di sfuggire alla prigione per debiti. Mentre questi due scappano, godiamoci l'ouverture e il coro iniziale della Prosperina, che mettono allegria e non sono male:


 

Durante il suo Grand Tour per l'Europa, Kraus ha tutto il tempo di rivedere il lavoro fatto e di comporre anche i tre atti mancanti. L'opera è infatti di dimensioni monumentali, non solo per il numero degli atti, ma per l'apparato scenico che richiede: giusto per dare un'idea, in scena avvengono un terremoto, una tempesta e una battaglia in cui sono impegnati non meno di tre eserciti rappresentati da altrettanti cori (ce lo dice il Van Boer, possiamo fidarci). E' quindi arduo rappresentare una camurria simile, anche se esempi di poco posteriori come il Cortez di Spontini (con cariche di cavalleria sul palcoscenico e altri effettoni speciali) ci informano una volta di più che all'epoca si sapevano arrangiare benissimo anche senza grandi risorse tecnologiche. 

Dal canto suo, Kraus non si limita a scrivere carrettate di musica vocale per la suddetta opera, ma la imbottisce letteralmente di brani strumentali (una ventina in tutto), a cominciare dall'ouverture del prologo:



Kraus torna dal Grand Tour nel 1786 con la viva speranza di mettere in scena l'Enea. Ci riprova nel 1790 e il Re gli dà nuovamente buca perché aveva altro per la testa: la guerra contro la Russia era ancora in corso. Per trarre vantaggio anche dalla sfortuna, Kraus rimaneggia ulteriormente la partitura, finendo di modificarla 1791, ma non vedrà mai la prima del suo gigantesco lavoro. Per farla breve, l'opera sarebbe stata rappresentata solo nel 1799. Nel 2006 è stata ripresa al Teatro di Stato di Stoccarda.

Ancora ai giorni nostri non abbiamo una versione completa dell'opera in CD, ma la Naxos ha inciso tutta la musica strumentale dell'Enea, che in totale occupa quasi 70 minuti. L'unica aria reperibile in giro per la rete è questa, stupenda e di raggiante bellezza, e ci fa desiderare di scoprire presto le altre:




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