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lunedì 25 marzo 2024

Grandi contemporanei: Joseph Martin Kraus (25)

L'ultimo anno. Se non erano amici loro… 

Il 5 dicembre 1791 muore Mozart. Tre settimane dopo la notizia raggiunge la Corte svedese: per Kraus è un brutto colpo e lo è anche per il suo amico Carl Michael Bellman, poeta e liederista. Entrambi erano infatti mozartiani convinti, come ci informa Van Boer, e si mettono d'accordo per scrivere un lied commemorativo. Bellman pensa al testo, Kraus lo musica e ne vien fuori un canto dagli accenti vagamente massonici,quasi una traccia d'eco del Flauto magico.




Il testo esprime il dolore per la morte del compositore. Attorno alla sua tomba suonano tristemente alcuni strumenti e una cantante intona un lamento piangendo il suo nome, mentre lo spirito di Mozart, "ombra nobile", s'invola verso l'Eliso. 

Questa composizione non è di per sé una prova che i due autori coetanei si fossero conosciuti di persona in precedenza, ma può costituire un indizio importante se riconsideriamo l'arrangiamento della marcia dell'Idomeneo (che con verosimiglianza doveva esser giunta a Kraus per vie dirette, considerato che – lo ribadisco – l'opera non venne pubblicata prima del 1792 e a Vienna Kraus aveva fatto parte della stessa loggia massonica cui era affiliato Mozart). Purtroppo, e questa è un'altra cosa che va ribadita, non ci sono documenti né lettere che dimostrino sia avvenuto un loro incontro. C'è solo quella missiva, di cui s'è già detto, in cui Kraus menziona in termini affettuosi Mozart e il Figaro. 

È strano infine che questo omaggio, suggello dell'importante amicizia con Mozart (o almeno dell'ammirazione nei suoi confronti), non abbia ancora avuto l'onore di un'incisione ufficiale, nonostante molti dei lieder kraussiani abbiano trovato ricetto nei CD Naxos. Ringraziamo perciò il pianista-cantante che l'ha caricata sul tubo per noi. 

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